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A Sarajevo presentato il “Glossario dei concetti costituzionali essenziali in BiH”, realizzato con il sostegno italiano

Organizzata dal Rettorato dell’Università di Sarajevo, in stretto coordinamento con l’Ambasciata d’Italia, si è svolta presso il Museo di Storia la conferenza di presentazione del “Glossario dei concetti costituzionali essenziali in BiH”, strumento di profonda utilità e grande portata innovativa che si propone di offrire un’esaustiva panoramica dei principali concetti dell’architettura costituzionale della Bosnia-Erzegovina, derivante dagli Accordi di Dayton, notoriamente assai complessa. L’iniziativa costituisce uno dei più significativi risultati del progetto ”Bosnia and Herzegovina: Constitution and EU Accession”, cofinanziato dall’Italia attraverso le risorse del fondo InCE-BERS, che ha consentito lo sviluppo di una stabile ”piattaforma accademica”, protesa ad approfondire la questione delle riforme costituzionali nel Paese balcanico, specialmente nell’ottica del suo percorso di adesione europea. Tale rete di esperti si e’ avvalsa del coordinamento dell’Università di Milano-Bicocca, coinvolgendo altresì le Universita’ di Trento, Sarajevo, Banja Luka, Sarajevo Est, Mostar, l’Istituto di Studi Federali Comparati (EURAC Research), e l’Osservatorio Balcani Caucaso TransEuropa (OBCT). Inoltre, esperti e professori provenienti da varie altre istituzioni accademiche europee, in particolare dalle Università di Utrecht e Graz, hanno partecipato attivamente alle attività progettuali. Il Glossario, frutto di un intenso lavoro di analisi e confronto, presenta 35 nozioni e concetti chiave – quali i poteri dello Stato, le Entità, i diritti, i popoli costituenti, il sistema elettorale, etc. che offrono una solida base per qualsiasi futura discussione sull’evoluzione dell’ordinamento costituzionale del Paese.

L’evento di presentazione è stato moderato dalla Prof.ssa Tatjana Sekulic, dell’Università di Milano-Bicocca, davanti ad una platea attenta e numerosa che annoverava, tra gli altri, la Ministra della Giustizia del Cantone di Sarajevo, Darja Softic-Kadenic. Presenti inoltre numerosi docenti e ricercatori (compresi i co-autori del libro), esponenti della comunità internazionale (tra i quali il vice capo del Servizio Affari giuridici di questa Delegazione UE), ma anche studenti e semplici cittadini interessati all’argomento. Tra i relatori, sono intervenuti la Prof.ssa Tamara Karaca Beljak – vice Rettrice dell’Università di Sarajevo per l’arte, la ricerca artistica, la cultura e lo sport – la Preside della Facoltà di giurisprudenza, Prof.ssa Zinka Grbo, il Prof. Jens Woelk, dell’Università di Trento, la Prof.ssa Maja Sahadzic, dell’Università di Utrecht, e il Prof. Joseph Marko, già consulente dell’Alto Rappresentante Schwarz-Schilling ed ex giudice internazionale presso la Corte Costituzionale della Bosnia Erzegovina dal 1997-2002.

Nel suo saluto inaugurale, l’Ambasciatore Di Ruzza ha sottolineato l’alto valore scientifico di un’opera che assurge ad autentica pietra miliare degli studi sul sistema costituzionale della Bosnia-Erzegovina non solo per gli addetti ai lavori (politici, diplomatici, docenti, ricercatori, giornalisti, etc.), ma anche a beneficio di chiunque desideri per prima volta accostarsi ad un ordinamento giuridico di estrema complessità – e al contempo di notevole interesse – quale quello della Bosnia-Erzegovina di Dayton. “Come in tutti i paesi che hanno precedentemente aderito all’Unione Europea – così Di Ruzza – un dibattito intellettualmente libero e indipendente da strumentalizzazioni politiche risulta cruciale per un cammino di successo verso il traguardo di una moderna democrazia pluralistica compiutamente integrata nella famiglia comunitaria. In questo senso, abbiamo convintamente incoraggiato l’attività e lo sviluppo di questo autorevole gruppo di costituzionalisti e la sua trasformazione in una piattaforma accademica solidamente strutturata: una scelta, d’altronde, pienamente allineata all’azione italiana di sostegno alle prospettive europee della Bosnia-Erzegovina e, più in generale, dei Balcani occidentali”.

Organizzata dal Rettorato dell’Università di Sarajevo, in stretto coordinamento con l’Ambasciata d’Italia, si è svolta presso il Museo di Storia la conferenza di presentazione del “Glossario dei concetti costituzionali essenziali in BiH”, strumento di profonda utilità e grande portata innovativa che si propone di offrire un’esaustiva panoramica dei principali concetti dell’architettura costituzionale della Bosnia-Erzegovina, derivante dagli Accordi di Dayton, notoriamente assai complessa. L’iniziativa costituisce uno dei più significativi risultati del progetto ”Bosnia and Herzegovina: Constitution and EU Accession”, cofinanziato dall’Italia attraverso le risorse del fondo InCE-BERS, che ha consentito lo sviluppo di una stabile ”piattaforma accademica”, protesa ad approfondire la questione delle riforme costituzionali nel Paese balcanico, specialmente nell’ottica del suo percorso di adesione europea. Tale rete di esperti si e’ avvalsa del coordinamento dell’Università di Milano-Bicocca, coinvolgendo altresì le Universita’ di Trento, Sarajevo, Banja Luka, Sarajevo Est, Mostar, l’Istituto di Studi Federali Comparati (EURAC Research), e l’Osservatorio Balcani Caucaso TransEuropa (OBCT). Inoltre, esperti e professori provenienti da varie altre istituzioni accademiche europee, in particolare dalle Università di Utrecht e Graz, hanno partecipato attivamente alle attività progettuali. Il Glossario, frutto di un intenso lavoro di analisi e confronto, presenta 35 nozioni e concetti chiave – quali i poteri dello Stato, le Entità, i diritti, i popoli costituenti, il sistema elettorale, etc. che offrono una solida base per qualsiasi futura discussione sull’evoluzione dell’ordinamento costituzionale del Paese.

L’evento di presentazione è stato moderato dalla Prof.ssa Tatjana Sekulic, dell’Università di Milano-Bicocca, davanti ad una platea attenta e numerosa che annoverava, tra gli altri, la Ministra della Giustizia del Cantone di Sarajevo, Darja Softic-Kadenic. Presenti inoltre numerosi docenti e ricercatori (compresi i co-autori del libro), esponenti della comunità internazionale (tra i quali il vice capo del Servizio Affari giuridici di questa Delegazione UE), ma anche studenti e semplici cittadini interessati all’argomento. Tra i relatori, sono intervenuti la Prof.ssa Tamara Karaca Beljak – vice Rettrice dell’Università di Sarajevo per l’arte, la ricerca artistica, la cultura e lo sport – la Preside della Facoltà di giurisprudenza, Prof.ssa Zinka Grbo, il Prof. Jens Woelk, dell’Università di Trento, la Prof.ssa Maja Sahadzic, dell’Università di Utrecht, e il Prof. Joseph Marko, già consulente dell’Alto Rappresentante Schwarz-Schilling ed ex giudice internazionale presso la Corte Costituzionale della Bosnia Erzegovina dal 1997-2002.

Nel suo saluto inaugurale, l’Ambasciatore Di Ruzza ha sottolineato l’alto valore scientifico di un’opera che assurge ad autentica pietra miliare degli studi sul sistema costituzionale della Bosnia-Erzegovina non solo per gli addetti ai lavori (politici, diplomatici, docenti, ricercatori, giornalisti, etc.), ma anche a beneficio di chiunque desideri per prima volta accostarsi ad un ordinamento giuridico di estrema complessità – e al contempo di notevole interesse – quale quello della Bosnia-Erzegovina di Dayton. “Come in tutti i paesi che hanno precedentemente aderito all’Unione Europea – così Di Ruzza – un dibattito intellettualmente libero e indipendente da strumentalizzazioni politiche risulta cruciale per un cammino di successo verso il traguardo di una moderna democrazia pluralistica compiutamente integrata nella famiglia comunitaria. In questo senso, abbiamo convintamente incoraggiato l’attività e lo sviluppo di questo autorevole gruppo di costituzionalisti e la sua trasformazione in una piattaforma accademica solidamente strutturata: una scelta, d’altronde, pienamente allineata all’azione italiana di sostegno alle prospettive europee della Bosnia-Erzegovina e, più in generale, dei Balcani occidentali”.