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Conferenza finale del progetto “Phyto-BiH: nuove azioni a sostegno del settore fitosanitario in Bosnia Erzegovina per l’armonizzazione con gli standard Ue”

Si sono svolti a Trebinje nei giorni 13-15 settembre i lavori della Conferenza finale del progetto “Phyto-BiH: new actions to support the phytosanitary sector in Bosnia and Herzegovina for the harmonization with the EU standards”, che si concluderanno il prossimo 15 settembre. Lanciato dalla Cooperazione Italiana nel 2019 ed affidato alla realizzazione del CIHEAM di Bari, in partnership con il Ministero del Commercio Estero e delle Relazioni economiche della Bosnia-Erzegovina, l’iniziativa si prefiggeva di coadiuvare le competenti Autorità del Paese, ai più diversi livelli politico-amministrativi (coinvolgendo, in particolare, sia le due Entità – la Federazione di BiH e la Repubblica Srspka – sia il Distretto di Brcko), nel rafforzare il sistema fitosanitario in un’ottica di progressivo allineamento alle regole comunitarie.

Nel constatare gli eccellenti risultati conseguiti dal progetto, andati addirittura al di là degli obiettivi originariamente prefissati, i rappresentanti di tutti gli enti operativamente coinvolti – tra i quali diversi istituti e dipartimenti tecnici ed universitari competenti in materia di agricoltura e sviluppo rurale – hanno espresso convinto apprezzamento per il supporto italiano, che ha consentito di elevare le prestazioni degli organismi di controllo fito-sanitario sia sul piano del consolidamento delle competenze tecniche sia attraverso la fornitura di attrezzature per le attività ispettive e diagnostiche. In apertura di lavori, l’Ambasciatore d’Italia in Bosnia-Erzegovina Marco Di Ruzza ha sottolineato il valore dell’iniziativa quale ennesima testimonianza dell’ “amicizia salda, costruita su azioni concrete e non puramente simbolica” che contraddistingue i rapporti tra i due Paesi.

Nel suo intervento, l’Ambasciatore ha contestualizzato il progetto nell’ambito del più generale impegno della Cooperazione italiana in Bosnia-Erzegovina, che tocca aree tematiche di cruciale importanza (tra cui, assistenza migranti, sanità, coesione sociale, politiche giovanili, sviluppo del turismo sostenibile, protezione risorse naturali e biodiversità, etc). “Al contempo – sostiene Di Ruzza – attraverso i lusinghieri risultati ottenuti con il Progetto Phyto-BiH, l’Italia intende confermare il suo convinto sostegno al percorso di integrazione europea della Bosnia-Erzegovina”.

La disponibilità da parte italiana a mettere a disposizione del Paese balcanico le proprie competenze in ambito fito-sanitario in un’ottica di avvicinamento agli standard europei è altresì testimoniata – è stato rilevato – dal twinning finanziato dall’Unione Europea che il nostro Paese sta implementando, con il ruolo di leader, attraverso il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Soddisfazione per gli obiettivi raggiunti e gratitudine verso il nostro Paese è stata espressa dal Ministro del Commercio estero e delle relazioni economiche di BiH, Staša Košarac, con il quale l’Ambasciatore Di Ruzza ha avuto un approfondito e cordiale colloquio a margine dell’evento.

Presenti ai lavori, tra gli altri, anche il Vice-Direttore di CIHEAM, Biagio Di Terlizzi, il coordinatore CIHEAM residente del progetto, Mladen Todorovic, il Dr. Saverio Frazzoli di AICS Tirana (competente per la Bosnia-Erzegovina) e, da remoto, la dr.ssa Federica De Gaetano di AICS Roma, che hanno fornito puntuali elementi di inquadramento tecnico del progetto, valorizzandone le specificità e i punti di forza . Nel corso della Conferenza, è stato presentato anche un nuovo progetto (ANC-BiH) affidato al CIHEAM anche in questo caso a valere su fondi AICS (per un impegno di circa 2,4 milioni di Euro), che mira – sempre in chiave di adeguamento alla normativa europea – allo sviluppo economico sostenibile e alla protezione ambientale delle aree soggette a vincoli naturali.