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ITALIA-BOSNIA: XVIII EDIZIONE DELLA SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO (12-21 OTTOBRE 2018)

Sarajevo, 10 ottobre 2018. L’Ambasciata d’Italia a Sarajevo ha il piacere di annunciare che dal 12 al 21 ottobre si svolgerà la XVIII Edizione della Settimana della Lingua Italiana. La rassegna, parte della VI Stagione della Cultura Italiana in Bosnia Erzegovina, si articolerà in diverse iniziative in numerose città del Paese, in cui la lingua italiana sarà protagonista nelle sue dimensioni musicali, poetiche, letterarie e fumettistiche, e con la vicinanza storica, culturale e popolare tra l’Italia e la Bosnia Erzegovina quale denominatore comune.

Il primo evento sarà l’inaugurazione, il 12 ottobre alle ore 19:00, della I Salone internazionale del fumetto di Banja Luka, a cui l’Italia partecipa con una mostra su Alan Ford, il più popolare fumetto italiano di tutta la ex Jugoslavia. L’esibizione sarà visitabile al Kamena Kuća fino al 14 ottobre ed è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nona Dimensione (Deveta Dimenzija).

Il successivo ciclo di eventi avrà luogo a margine del Laboratorio per giovani cantanti lirici e strumentisti italiani e bosniaci, organizzato a Visoko dall’8 al 12 ottobre dalla Fondazione culturale Aja ed il Liceo classico dei Francescani di Visoko, in collaborazione con Florence Opera e l’Ambasciata, in occasione del 540mo anniversario della morte di Katarina Kotromanic, ultima Regina di Bosnia Erzegovina sepolta a Roma presso la Basilica di Santa Maria in Ara Coeli. Al termine del laboratorio, i 13 ragazzi parteciperanno alla messa in scena dell’opera “Suor Angelica” del celebre compositore italiano Giacomo Puccini, di cui ricorre quest’anno il 160mo anniversario della nascita, previsti il 13 ottobre al Kulturni centar Altindağ di Visoko, il 14 ottobre alla Chiesa Ivana Krstitelja di Kraljeva Sutjeska, ed il 16 ottobre alla Chiesa dei Francescani di Sarajevo. L’appuntamento conclusivo si terrà a Roma il 26 ottobre presso la Basilica di Santa Maria in Ara Coeli.

Lunedì 15 ottobre alle ore 20:00 avrà luogo, presso il Teatro Nazionale di Sarajevo, il Concerto dell’Orchestra dei Giovani della Bosnia Erzegovina, la prima formazione musicale costituita su base nazionale ad esibirsi nel Paese. La compagine è infatti costituita da giovani musicisti provenienti dalle Scuole e le Accademie di musica di tutta la Bosnia Erzegovina, che si sono candidati in risposta all’annuncio pubblicato in estate dall’Ambasciata d’Italia, promotrice dell’iniziativa, e sono stati selezionati dal Maestro Igor Kuret, fondatore e Direttore Artistico della European Spirit of Youth Orchestra (ESYO), che dirigerà il concerto del 15 ottobre. Ospite speciale della serata sarà lo scrittore e giornalista italiano Paolo Rumiz, autore di saggi e romanzi sulla Bosnia Erzegovina e su Sarajevo, che nel corso del concerto leggerà al pubblico alcuni suoi passi incentrati sull’Europa e sulla pace, tradotti dagli studenti di italiano dell’Università di Sarajevo. Informazioni su biglietti e prenotazioni, per cui è richiesto un prezzo simbolico di 5 BAM, possono essere richieste al Teatro Nazionale di Sarajevo, partner principale dell’iniziativa, assieme alla Filarmonica di Sarajevo.

Il 16 ottobre Paolo Rumiz sarà protagonista, assieme alla scrittrice Andrea Marcolongo, anche di un incontro pubblico sempre a Sarajevo, alle ore 12:00 presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Sarajevo, in cui i due instaureranno un dialogo sulle rispettive esperienze legate alla Bosnia Erzegovina. L’incontro si inserisce nel contesto dei dialoghi di personalità italiane con gli studenti di lingua italiana delle principali università bosniache in occasione della Settimana della Lingua. Al riguardo, il 15 ed il 17 ottobre Andrea Marcolongo incontrerà rispettivamente gli studenti delle Università di Banja Luka, presso la Facoltà di Filologia alle 9:45, e di Mostar-Sveučilište, presso la Facoltà di Filosofia alle 13:30, per parlare del suo nuovo libro “La misura eroica. Il mito degli Argonauti e il coraggio che spinge gli uomini ad amare”, e più in generale del proprio legame con Sarajevo e la Bosnia Erzegovina, dove ha di recente deciso di trasferirsi a titolo definitivo.

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