Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

ITALIA-BOSNIA ERZEGOVINA. PRESENTAZIONE DELLA CONFERENZA FINALE SUL PROGETTO ANTICORRUZIONE IN BOSNIA ERZEGOVINA

Sarajevo, 22 maggio 2018. Questa mattina si è svolta, presso la sede della Missione OSCE in Bosnia Erzegovina, la conferenza stampa di presentazione del seminario sul tema “Il ruolo dei Parlamenti e delle istituzioni governative nella lotta contro la corruzione in Bosnia ed Erzegovina”, promosso dall’Ambasciata d’Italia a Sarajevo, in collaborazione con la Missione OSCE e l’Agenzia bosniaca per la prevenzione ed il coordinamento del contrasto alla corruzione (APIK), nell’ambito della Presidenza italiana OSCE per il 2018. L’evento, che conclude il ciclo di seminari su questa materia organizzati in diverse città del Paese a marzo ed aprile, si svolgerà il prossimo 5 giugno presso la sede della missione OSCE in Bosnia Erzegovina, e vedrà la partecipazione del Rappresentante Speciale OSCE per la lotta alla corruzione, l’ex Ministro della Giustizia italiano Paola Severino, e dell’On. Francesca Businarolo, promotrice della legislazione recentemente introdotta in Italia in materia di “whistle-blowing”.

In congiunzione all’iniziativa, l’Amb. Minasi ha annunciato la missione a Roma, per i prossimi 24 e 25 maggio, di una delegazione di rappresentanti di APIK e degli uffici anti-corruzione delle Entità e di alcuni Cantoni della Federazione, che incontreranno i funzionari dell’Agenzia Nazionale Anti-Corruzione italiana (ANAC), il nucleo anticorruzione della Guardia di Finanza, i responsabili anticorruzione della Regione Lazio e del Comune di Roma, e parteciperanno ad un seminario organizzato dalla Camera dei Deputati.

Nei rispettivi interventi, l’Amb. Minasi e il Capo della Missione OSCE in Bosnia Erzegovina, Amb. Berton, hanno ribadito l’impegno comune nella lotta alla corruzione, oltre all’importanza dell’istituzione di un sistema con elevati standard di legalità, indipendenza dei media, protezione dei “whistle-blowers” e partecipazione attiva dei cittadini, principale motore del cambiamento del Paese, al pari delle politiche rappresentative e giudiziarie impegnate quotidianamente nella prevenzione e nel contrasto della corruzione.