Si e’ conclusa con uno straordinario successo di pubblico, critica e visibilita’ mediatica l’edizione 2022 della “Settimana della Cucina italiana in Bosnia Erzegovina”, che quest’anno l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo ha realizzato in partnership con la Regione Puglia e con l’Unione Cuochi Regione Puglia (UCRP). Tale associazione ha partecipato alla kermesse con una delegazione di ben quattro cuochi guidata dal Presidente Salvatore Turturo. Protagonista indiscussa della rassegna è stata, dunque, la cucina pugliese, che ha potuto presentarsi al pubblico bosniaco-erzegovese (grande amante dello stile di vita e della cultura italiani) con tutti i suoi sapori, colori e profumi in occasione dei numerosi eventi organizzati dalla nostra Rappresentanza Diplomatica in collaborazione con l’Agenzia ICE territorialmente competente. Tra le iniziative di maggior successo, le serate di cucina pugliese presso rinomati ristoranti in piu’ parti del Paese (oltre alla capitale, anche Mostar, Banja Luka, Jahorina), il grande evento di cucina dal vivo del 17 novembre presso la Casa della Gioventù nel centro di Sarajevo (realizzato in collaborazione con il famoso chef bosniaco-erzegovese Miran Karic e che ha registrato non meno di 700 visitatori) e una “lezione di cucina” a cura degli chef dell’UCRP presso il più prestigioso Istituto alberghiero sarajevese all’insegna della sostenibilità alimentare e della lotta allo spreco. Molteplici anche le collaborazioni con partner di settore del mondo bosniaco-erzegovese, in particolare l’associazione di cultori dell’enogastronomia “Balkantina” di Sarajevo, che ha ospitato i cuochi di UCRP per un’apprezzatissima masterclass sulla pasta fresca. Al programma si è, poi, aggiunta – quale tassello coerente quanto stimolante – una Conferenza dedicata alla storia della pasta proposta in collaborazione con la Società Dante Alighieri di Sarajevo: il prof. Stefano D’Atri (Presidente del Centro Interuniversitario di Studi sulle Paste Alimentari – CISPA) ha ripercorso le origini della pasta e le sue evoluzioni e trasformazioni nel corso della storia d’Italia. Importante, infine, la collaborazione – secondo schemi ormai consolidati – tra ICE e la principale catena di distribuzione del paese, “Mercator”, che ha consentito la promozione e la valorizzazione di prodotti italiani, anche alcuni non ancora sufficientemente diffusi presso il mercato locale.
Molto ampia la partecipazione ai vari momenti del programma da parte di personalita’ politico-istituzionali della BiH, oltre ad esponenti del mondo della cultura e dell’universita’, dell’economia, alla comunita’ internazionale e a rappresentanti della collettivita’ italiana nel Paese. Presenti infatti membri del Governo a livello statale (Ministra degli affari Civili, Ankica Gudeljević, Ministro del Commercio estero e delle relazioni economiche, Staša Košarac, Vice-Ministro degli Esteri Josip Brkić), cantonale (Ministri della Giustizia nonché della Cultura e dello Sport del Cantone di Sarajevo, rispettivamente Darja Softić Kadenic e Samir Avdić) e municipale (Sindaco di Mostar, Mario Kordić, e Presidente del Consiglio comunale, Salem Marić). Anche da questo punto di vista la rassegna, in linea con la piu’ generale azione della diplomazia culturale italiana in BiH, ha offerto un proficuo momento di aggregazione che ha collegato diverse componenti del Paese in un entusiastico apprezzamento della gastronomia italiana, a prescindere da ogni distinzione politica, etnica e religiosa.
Ha dichiarato l’Ambasciatore Marco Di Ruzza: “Sono particolarmente grato alla Regione Puglia e all’Unione Cuochi regionale per questa splendida avventura, che ci ha consentito di concretizzare al meglio in Bosnia-Erzegovina il filone tematico della rassegna di quest’anno: convivialita’, sostenibilita’ e innovazione. Abbiamo dimostrato – cosi’ Di Ruzza – che e’ possibile realizzare una cucina di altissimo livello, al contempo sostenibile sul piano economico ed ambientale, preziosa per la nostra salute fisica e mentale e tale da coniugare tradizione ed innovazione con creativita’ ed intelligenza”.