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A Sarajevo conferenza su rilancio progetto museo “Ars Aevi”

Grande successo di pubblico e di attenzione mediatica ha suscitato la Conferenza “A vision becomes reality”, svoltasi a Sarajevo e dedicata al progetto del Museo di arte contemporanea “Ars Aevi”. L’evento e’ stato organizzato dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con l’ufficio di Tirana dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo-AICS (competente anche per la Bosnia-Erzegovina). Disegnato dall’architetto Renzo Piano, il progetto era stato concepito per ospitare le opere d’arte della collezione “Ars Aevi”, donate a Sarajevo durante la guerra da prestigiosi artisti internazionali, tra i quali Michelangelo Pistoletto, per sostenere la citta’ stretta dall’assedio ed accompagnarne la rinascita civile, etica e culturale. La collezione “Ars Aevi” – in parte anagramma della parola “Sarajevo” e in latino “arte dell’epoca” – comprende oggi circa 150 opere d’arte. Oltre a curare il disegno del Museo, Renzo Piano – in collaborazione con altri partner italiani – aveva anche finanziato la costruzione di un ponte pedonale sul fiume Miljacka nelle immediate vicinanze dell’area che avrebbe dovuto ospitare la struttura museale.

La conferenza ha voluto testimoniare il definitivo rilancio del progetto, rimasto fermo per lungo tempo, propiziato anche dalla costante azione di stimolo e sensibilizzazione svolta dall’Ambasciata italiana verso le Autorita’ locali. Dopo che a novembre dello scorso anno il Primo ministro del Cantone Edin Forto e la Sindaca di Sarajevo Benjamina Karic hanno firmato l’accordo attuativo per la realizzazione del Museo, da parte italiana si e’ potuto infatti avviare le procedure – gestite e finanziate dall’AICS – per affidare lo studio di progettazione esecutiva del Museo, tramite un tender, ad una qualificata societa’ di architettura. Si tratta di un passaggio tecnicamente fondamentale per poter cantierizzare i lavori, definendone le aggiornate stime di costo. Cio’ consentira’ di lanciare un fund raising internazionale – che verra’ coordinato da UNESCO e sara’ aperto a contributi pubblici e privati – allo scopo di assistere le Autorita’ sarajevesi nel reperire le risorse necessarie per la costruzione dell’edificio museale.

“Il titolo che abbiamo voluto dare alla Conferenza – cosi’ l’Ambasciatore Marco Di Ruzza, in apertura dei lavori – e’ assai eloquente. Nel continuare a coltivare il sogno Ars Aevi, siamo stati dei visionari ma il nostro idealismo e’ sorretto da concretezza e progettualita’. Abbiamo fermamente creduto nella rivitalizzazione dell’iniziativa, non solo per il suo eccezionale valore artistico e culturale e per il tocco di marcata italianita’ che essa ha avuto sin dal suo concepimento, ma anche per il forte valore simbolico che Ars Aevi racchiude in se’. Questo nuovo spazio museale, moderno, inclusivo, poliedrico – ha proseguito l’Ambasciatore – puo’ infatti offrire un potente strumento per incoraggiare il percorso di riconciliazione in BiH tra le diverse componenti etnico-nazionali, nell’interesse della popolazione – e in particolare delle nuove generazioni – e ad ausilio del cammino di integrazione europea del Paese, del quale l’Italia si porge a convinta sostenitrice e costante punto di riferimento”.

Moderata dalla direttrice del sistema museale di Sarajevo, Senka Ibrišimbegović, la Conferenza ha visto la partecipazione del Primo Ministro del Cantone, Edin Forto, della Sindaca di Sarajevo, Benjamina Karic e del Sindaco della Municipalita’ di Novo Sarajevo (sul cui territorio sorgera’ l’edificio museale), Hasan Tanović, che non hanno nascosto il loro entusiasmo per il riavvio operativo del progetto, esprimendo profondo apprezzamento e gratitudine per il ruolo fondamentale svolto dall’Italia. Importanti contributi alla Conferenza sono stati altresi’ forniti dal Rappresentante di UNESCO Bosnia Erzegovina Siniša Šešum, dal Capo Sezione Politica, Stampa, Informazione ed Integrazione Europea della Delegazione UE a Sarajevo, Aurelie Valtat, dall’Architetto Emanuela Baglietto, del Building workshop “Renzo Piano” (in collegamento dall’Italia) e da Enver Hadžiomerspahić, fondatore della collezione ARS AEVI.

Presenti ai lavori anche rappresentanti della societa’ di architettura selezionata per la realizzazione dello studio di progettazione esecutiva, i quali hanno presentato gli elementi-chiave della loro proposta, che verra’ elaborata nei prossimi mesi. Da parte sua la rappresentante di AICS Tirana, Dr.ssa Manoela Lussi, ha osservato come “la cultura è un settore prioritario delle attività di AICS in Bosnia-Erzegovina e nei Balcani occidentali: incoraggiare la promozione di progetti culturali di grande importanza sociale, come Ars Aevi, vuol dire contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese e all’accelerazione del suo processo di integrazione europea”. L’Ambasciatore Di Ruzza ha concluso il suo intervento sottolineando come “C’e’ ancora molto lavoro da fare, ma, ora possiamo dirlo, la strada e’ quella giusta. Avanti cosi’, avanti tutta, avanti insieme!”.