Siamo di fronte a una sfida: proteggere il nostro passato per le generazioni future. Il cambiamento climatico sta influenzando negativamente il patrimonio naturale, la vita umana e il nostro patrimonio culturale. SMACH è un progetto in risposta al cambiamento climatico. Promuove la cooperazione UE-Balcani nell’ambito dell’Iniziativa centroeuropea.
Un obiettivo comune è rafforzare le competenze in termini di gestione sostenibile del patrimonio culturale attraverso un programma di scambio di know-how, basato sulla valutazione dei bisogni, sull’identificazione di buone pratiche e sul coinvolgimento dei principali attori interessati alla conservazione del patrimonio culturale e del cambiamento climatico, in un processo continuo.
Il 15 ottobre si è svolto un workshop di alto livello del progetto SMACH, con la partecipazione di rappresentanti dell’UE e dei paesi balcanici, inclusi i partner del progetto. Con la partecipazione di 16 rappresentanti di alto livello dei Paesi target, oltre che delle organizzazioni internazionali che si occupano di beni culturali e cambiamenti climatici, il workshop è stato aperto dal Presidente di Venice International University, Umberto Vattani, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra l’UE e i paesi balcanici, che ha una lunga tradizione. È stato inoltre lanciato il sito web del progetto.
I partner locali del progetto hanno presentato l’analisi dei bisogni e i casi di studio effettuati nella prima fase del progetto e che evidenziano il quadro politico, la necessità di sensibilizzare i decisori, i professionisti e i cittadini. Sono stati inoltre illustrati gli aspetti critici legati alla promozione della gestione sostenibile del patrimonio culturale. I Paesi balcanici rappresentati nel progetto sono Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia.
I partner europei di SMACH hanno presentato buone pratiche relative a tecnologie, strumenti e strategie, con un’attenzione particolare all’adattamento ai cambiamenti climatici. Le risorse saranno incluse nel programma di scambio di know-how che è in fase di sviluppo.
La discussione è stata molto utile per raccogliere feedback dagli alti rappresentanti e presentare il programma di formazione quadrimestrale, che sarà a disposizione di esperti, studenti e giovani ricercatori dei Paesi target che già operano nel campo della conservazione del patrimonio culturale.
Questo progetto è cofinanziato dal Programma di Scambio di Know-how CEI sostenuto dal Fondo CEI presso la BERS
Per ulteriori informazioni contattare alessandra.fornetti@univiu.org