L’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina comunica che il Governo italiano ha creato una struttura centrale unica per la prevenzione, il controllo e la risposta al contagio dal nuovo “coronavirus” e che le operazioni sono gestite in coordinamento con tutte le autorità locali.
L’Italia è stata tra i primi Paesi a stabilire misure di controllo rigorose ed il numero dei pazienti infetti è aggiornato e controllato quotidianamente. Ad oggi si contano 214 pazienti, che sono tutti isolati e seguiti dalle strutture mediche.
I sintomi possono essere lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache.
Le autorità italiane hanno stabilito un numero telefonico di emergenza che tutti possono chiamare gratuitamente dall’Italia per consigli e indicazioni: 1500. Tutti i cittadini della Bosnia Erzegovina in Italia che avessero bisogno di assistenza medica o accertamenti possono chiamare questo numero e farsi controllare presso i centri competenti negli ospedali pubblici.
Le misure straordinarie adottate in alcuni centri italiani, come la chiusura delle scuole o il rinvio di manifestazioni sportive, sono precauzionali e temporanee, in vigore per il solo periodo strettamente necessario a prevenire le possibilità di contagio.
I sintomi del coronavirus sono simili a quelli della normale influenza, che in questo momento è presente in tutta Europa in molte forme diverse. Ciò produce una preoccupazione superiore all’effettivo rischio di contrarre il coronavirus e una segnalazione di casi sospetti più alta di quelli realmente legati al nuovo virus.
Il monitoraggio continua attentamente e si attende che, con l’aumento dei controlli e delle misure preventive, si possa raggiungere una diminuzione dei casi di contagio.