L’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) contribuisce allo sviluppo sostenibile della Bosnia Erzegovina, rafforzandone le capacità di governance e favorendo la riconciliazione interna attraverso interventi strategici nei settori di ambiente, turismo sostenibile, agricoltura, sviluppo rurale e cultura. La sede AICS per i Balcani occidentali, situata a Tirana, è responsabile anche per Albania, Macedonia del Nord, Serbia e Kosovo, a conferma del crescente impegno italiano per lo sviluppo della regione e a sostegno del processo di adesione all’Unione Europea.
In Bosnia Erzegovina, AICS è impegnata nella salvaguardia delle aree naturali, promuovendo la gestione delle risorse e il turismo sostenibili. Con progetti come NaturBosnia e Via delle Cascate AICS si impegna a valorizzare il patrimonio naturale e a generare opportunità di lavoro, contribuendo così a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali. AICS, in partenariato con UNDP, sostiene inoltre il progetto Via Dinarica, una rete di sentieri che attraversa i Balcani occidentali e connette risorse culturali e naturali, rilanciando il turismo sostenibile come motore di sviluppo economico per le comunità rurali.
Nel settore culturale, AICS sostiene il progetto Ars Aevi, che prevede la creazione di un nuovo Museo di arte contemporanea a Sarajevo. Questo museo rappresenta un simbolo di rinascita culturale e di dialogo internazionale, uno spazio espositivo per opere d’arte che riflettono la resilienza della capitale bosniaco-erzegovese. L’iniziativa è supportata da un fondo fiduciario che intende raccogliere risorse per la costruzione e l’allestimento. Inoltre, in collaborazione con UNESCO e British Council, AICS partecipa al progetto Culture and Creativity for the Western Balkans, iniziativa finanziata dall’UE e volta a sostenere le industrie culturali e creative della regione, promuovendo il dialogo interculturale e valorizzando il patrimonio culturale.
Nel settore agricolo, AICS sostiene la transizione verso una produzione agroalimentare sostenibile ed allineata agli standard europei, attraverso progetti che supportano la transizione verso una produzione agroalimentare sana e verde e che puntano a migliorare le capacità degli agricoltori e dei produttori bosniaci nell’adottare pratiche ecologiche e sostenibili, favorendo lo sviluppo rurale e la sicurezza alimentare. Un focus particolare è riservato alla tutela della biodiversità agricola, con l’introduzione di innovazioni che coinvolgono giovani e donne, supportando l’imprenditorialità e la crescita socio-economica delle aree rurali. AICS promuove anche politiche locali in linea con le direttive europee, in particolare per la gestione delle aree agricole soggette a vincoli naturali, contribuendo così al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità più svantaggiate.
AICS sostiene infine le agenzie specializzate delle Nazioni Unite, in particolare l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) nel settore della preparazione e risposta alle catastrofi, contribuendo a garantire la resilienza delle comunità e a mitigare gli impatti negativi dei disastri. Inoltre, attraverso l’Ufficio delle Nazioni Unite per la droga e il crimine (UNODC), AICS supporta il rafforzamento delle capacità e il coordinamento tra le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine in Bosnia Erzegovina, mirando a contrastare la corruzione e la criminalità organizzata.
Oltre alle attività dell’AICS, il Governo italiano ha mobilitato ulteriori risorse attraverso altri canali, gestiti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI):
– il Fondo Migrazioni è uno strumento del MAECI (Direzione Generale per le Politiche Migratorie e gli Italiani all’Estero) volto a sostenere i Paesi partner nella gestione dei flussi migratori; in tale ambito, assume particolare rilevanza la collaborazione con OIM;
– il fondo dell’Iniziativa centro europea (InCE) presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) è interamente finanziato dal Governo italiano e viene utilizzato per sostenere attività di cooperazione tecnica nell’ambito dei progetti della BERS e progetti di scambio di conoscenze tra Paesi UE ed extra-UE membri dell’InCE, attraverso il Programma di scambio di know-how (KEP);
– il Bando Balcani, promosso e gestito dalla Direzione Generale per l’Europa e la Politica commerciale internazionale del MAECI, sostiene progetti – che possono essere presentati sia da organizzazioni private (come le ONG) che pubbliche (come le organizzazioni internazionali e le agenzie delle Nazioni Unite) – finalizzati a sostenere il processo di integrazione nell’UE dei paesi dei Balcani occidentali, i loro processi di stabilizzazione e riconciliazione e la promozione dei diritti umani.
Infine, diverse Amministrazioni italiane sono coinvolte in progetti di cooperazione finanziati dall’UE a valere sullo Strumento di assistenza pre-adesione (IPA). Si ricordano, in particolare, il progetto EU4FAST (EU Support to Strengthen the Fight against Migrant Smuggling and Trafficking in Human Beings in the Western Balkans) per la cooperazione delle forze di polizia, che vede il coinvolgimento del Ministero dell’Interno italiano; e diversi gemellaggi amministrativi (c.d. Twinnings), che vedono attualmente impegnate diverse amministrazioni italiane in progetti di assistenza ai partner bosniaco-erzegovesi in diversi settori (statistica, tassazione indiretta, digitalizzazione dei servizi pubblici, contrasto e prevenzione della corruzione).