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Lingua e Cultura italiana

Promozione dell’insegnamento e della diffusione della lingua italiana

L’Ambasciata d’Italia a Sarajevo si impegna su diversi fronti nella promozione e nella diffusione della lingua italiana in Bosnia Erzegovina, in linea con l’Accordo bilaterale di cooperazione culturale – l’Accordo di Mostar del 2004. L’Ambasciata sta attualmente lavorando per realizzare l’obiettivo di aprire un Istituto Italiano di Cultura a Sarajevo, in modo da mettere a disposizione corsi di italiano e momenti d’incontro e di scambio per rispondere alle aspettative della comunità bosniaco-erzegovese amante della lingua di Dante o semplicemente del “vivere all’italiana”.

Anche in assenza di un Istituto Italiano di Cultura, gli strumenti della cooperazione linguistico-culturale tra Italia e Bosnia Erzegovina sono numerosi. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) offre ogni anno contributi per l’insegnamento e la valorizzazione della lingua italiana all’estero, distinti in base ai destinatari principalmente in due tipologie: i fondi a favore delle istituzioni scolastiche non universitarie per l’insegnamento dell’italiano e quelli a favore delle università straniere per la promozione all’estero della lingua e della cultura italiana. Il Ministero mette anche a disposizione delle istituzioni scolastiche e universitarie straniere la possibilità di acquisto e fornitura diretta di libri e materiale didattico di italiano, anche in formato digitale, così da facilitare la messa a disposizione agli studenti di utili e aggiornati strumenti per l’apprendimento.

Inoltre, il MAECI offre annualmente la possibilità di erogare contributi finanziari a sostegno di Enti e Associazioni impegnati nella promozione della lingua e cultura italiana all’estero, con l’obiettivo di realizzare un’ampia gamma di iniziative, dai corsi di italiano all’organizzazione su base regolare di attività culturali e ricreative.

Nell’ambito della promozione di occasioni di cooperazione accademica tra Italia e Bosnia Erzegovina l’impegno del MAECI si concretizza, infine, nella messa a disposizione di contributi volti a incentivare le missioni di ricercatori, docenti, esperti, personalità della cultura e operatori culturali stranieri in Italia, nonché italiani all’estero.

Le opportunità citate e i relativi bandi d’accesso vengono regolarmente pubblicizzati sul sito nella sezione “News” e diffusi sui canali social dell’Ambasciata, che – anche al di là degli strumenti di sostegno finanziario – promuove la diffusione della lingua italiana e la collaborazione linguistico-culturale con la Bosnia Erzegovina facilitando gli scambi e le relazioni tra istituti di insegnamento dei due Paesi.

 

Insegnamento dell’italiano in Bosnia Erzegovina

Nel settore universitario, l’insegnamento dell’italiano è presente in tutte le grandi Università pubbliche della Bosnia Erzegovina.

Numerose scuole superiori ed elementari di tutta la Bosnia-Erzegovina, prevalentemente nella capitale Sarajevo, si sono aggiunte nel tempo. Alcuni di questi istituti sono anche impegnati in scambi e gemellaggi con istituti italiani.

Alcune piccole ma dinamiche associazioni contribuiscono all’insegnamento privato dell’italiano in Bosnia Erzegovina. A Sarajevo, in particolare, è presente una Sezione della Società Dante Alighieri che organizza corsi di italiano e che tiene periodicamente dei “Caffè italiani” dedicati ad alcuni aspetti della cultura italiana.

 

Premi e contributi a progetti editoriali

Per incentivare la conoscenza della letteratura italiana in Bosnia-Erzegovina l’Ufficio Culturale può sostenere, attraverso un contributo offerto dal MAECI ai traduttori, la pubblicazione di opere letterarie italiane in lingua locale. Oltre a ciò, è previsto anche un sostegno alla produzione, doppiaggio o sottotitolatura in lingua straniera di cortometraggi, lungometraggi e serie televisive italiani destinati ai mezzi di comunicazione. Gli incentivi e i premi sono rivolti ad operatori con sede sia in Italia che all’estero.

Di recente, contributi sono stati erogati per l’edizione bosniaco-erzegovese delle opere del famoso giallista italiano Gianrico Carofiglio, nonché per la traduzione e pubblicazione delle graphic novel di Zerocalcare, noto fumettista italiano.