Trent’anni fa, l’Accordo Quadro Generale per la Pace (GFAP) pose fine alla guerra in Bosnia ed Erzegovina: un conflitto che riportò sul suolo europeo i capitoli più oscuri del nostro passato, come i crimini sistematici contro la popolazione civile e il genocidio di Srebrenica. L’Accordo ha garantito una pace duratura e ha aiutato la Bosnia ed Erzegovina ad affrontare le sfide di una difficile ricostruzione.
L’Italia continua a sostenere l’integrità territoriale, la sovranità e la stabilità della Bosnia ed Erzegovina. L’esempio più visibile di questo impegno è il nostro contingente militare nella missione EUFOR Althea, della quale assumeremo il comando nel 2026. L’Italia sostiene l’Alto Rappresentante nel garantire il pieno rispetto del GFAP e nello svolgimento del suo mandato, istituito dallo stesso Accordo.
È giunto il momento per la Bosnia ed Erzegovina di guardare avanti verso un futuro di prosperità, riconciliazione e democrazia. Esiste un solo modo per assicurarlo: la piena adesione all’Unione europea, un percorso che la Bosnia ed Erzegovina ha scelto autonomamente anni fa. L’Italia, anche nell’ambito dell’iniziativa “Amici dei Balcani occidentali”, sostiene pienamente il percorso europeo della Bosnia ed Erzegovina. Incoraggiamo tutti gli attori politici locali al dialogo e a rinnovare l’impegno nel portare avanti quelle riforme tanto attese che apriranno la strada ai negoziati di adesione.