Grande apprezzamento di pubblico a Mostar per gli “Sbandieratori di Arezzo”, che si sono esibiti per la prima volta nella città erzegovese dopo lo spettacolo di due anni fa a Sarajevo. L’evento è stato organizzato il 5 giugno scorso dall’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina in coordinamento con il Comune di Mostar ed era inquadrato nell’ambito delle celebrazioni del Due Giugno.
Partiti dalla Španski trg (“Piazza di Spagna” in lingua locale) e catturando l’attenzione curiosa di numerosi cittadini e turisti, gli alfieri, i tamburini e i trombettieri degli Sbandieratori hanno deliziato il pubblico accorso con una spettacolare performance tenutasi nel piazzale antistante il centro culturale “Herceg Stjepan Kosača”. Ad alto impatto sportivo, artistico e coreografico, l’esibizione degli Sbandieratori si ricollega alla Giostra del Saracino, suggestiva rievocazione storica della città di Arezzo.
L’Ambasciatore Marco Di Ruzza ha coinvolto nell’iniziativa anche il Comune di Arezzo, incontrando la piena adesione del Sindaco Alessandro Ghinelli. Era infatti presente alla manifestazione – in diretta rappresentanza del Sindaco – l’Assessore al Bilancio del comune toscano, Alberto Merelli, che ha potuto incontrare a Sarajevo la Vice Sindaca Anja Margetić e a Mostar – insieme a una delegazione degli Sbandieratori – il Sindaco della città erzegovese Mario Kordić. I colloqui hanno consentito di approfondire possibili progetti di collaborazione in ambito culturale e turistico tra le due città, simili per dimensioni e storia, con accenni a un possibile gemellaggio.
Lo spettacolo è stato preceduto da interventi dell’Assessore Merelli e del Sindaco Kordić, che ha indicato nell’arte del “maneggiar l’insegna” del gruppo toscano un esempio per la Bosnia Erzegovina: un paese – ha ricordato – dove per troppo tempo le bandiere storiche hanno rappresentato un simbolo di divisione non può che apprezzare un gruppo che di quelle stesse bandiere ha fatto un segno di pace e fratellanza. Da parte sua, l’Ambasciatore Di Ruzza ha sottolineato come la riscoperta di valori comuni e di un sostrato culturale condiviso – che ricomprende in pieno anche il Medio Evo europeo – possa contribuire all’edificazione di quella comune casa europea alla quale la Bosnia Erzegovina indiscutibilmente appartiene, come confermato dal proprio percorso di adesione all’UE. L’Ambasciatore non ha peraltro mancato di ribadire il costante sostegno assicurato dall’Italia al percorso europeo del paese balcanico.
Tra i numerosi spettatori che hanno assistito all’esibizione, accompagnando con scroscianti applausi i virtuosismi degli Sbandieratori, molti esponenti della società locale e della comunità diplomatica presenti a Mostar.