In occasione del 30° anniversario degli Accordi di Dayton, l’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina ha organizzato, presso la Europe House di Sarajevo, la presentazione del volume “The Dilemma of Constitutional Reform in Bosnia and Herzegovina. Discussing Options with a View to EU Accession”, curato dagli accademici Tatjana Sekulic (Università degli Studi di Milano-Bicocca) con Maja Sahadžić, Nevenko Vranješ e Jens Woelk. Il libro rappresenta un contributo autorevole e innovativo al dibattito sulla riforma costituzionale della Bosnia-Erzegovina nel più ampio contesto del suo percorso europeo.
La presentazione del volume è stata accompagnata da una tavola rotonda che ha riunito studiosi, giuristi ed esperti di integrazione europea provenienti da tutta la Bosnia Erzegovina e da diversi Paesi europei, oltre a rappresentanti diplomatici e delle organizzazioni internazionali, per una riflessione sull’assetto costituzionale vigente anche alla luce delle sfide e delle opportunità legate al percorso di adesione europeo.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio filone di ricerca e di cooperazione accademica sostenuto dall’Italia, che comprende anche la recente pubblicazione di un “Glossario” dei concetti costituzionali essenziali in Bosnia ed Erzegovina, iniziativa finanziata dall’Iniziativa Centro Europea (InCE) e sviluppato grazie a una rete di atenei e centri di ricerca della Bosnia-Erzegovina, dell’Italia e di altri Paesi europei.
“Il trentennale di Dayton e le recenti dinamiche connesse al processo di adesione all’Unione Europea offrono una occasione significativa per affrontare con rinnovata attenzione il tema dell’evoluzione costituzionale della Bosnia Erzegovina”, ha osservato l’Amb. Castellani. “Per questo, abbiamo voluto promuovere un dibattito a più voci e costruttivo sul futuro assetto del Paese. A trent’anni dalla fine del conflitto, l’Italia continua a restare vicina alla Bosnia-Erzegovina, sostenendo concretamente le riforme necessarie e il ruolo della società civile per la costruzione di un futuro europeo condiviso, stabile e prospero per cittadini ed imprese non solo del Paese, ma dell’intero continente”.