Nell’ambito delle attività di diplomazia economica promosse dal MAECI, è stata pubblicata dall’Ambasciata d’Italia a Sarajevo, in collaborazione con l’Associazione delle Imprese italiane in BiH, la prima edizione della guida dal titolo “Diplomazia della crescita: destinazione Bosnia-Erzegovina“. Lo strumento, presentato oggi durante la Conferenza Nazionale dell’Export e dell’Internazionalizzazione delle Imprese a Milano, si propone di rafforzare la presenza economica italiana in Bosnia-Erzegovina, facilitando l’accesso delle imprese e degli investitori italiani al mercato locale e promuovendo nuove partnership strategiche.
Le relazioni economico-commerciali tra Italia e Bosnia-Erzegovina sono solide e in costante sviluppo: la presenza italiana nel Paese è ben visibile, ad esempio, nei settori dell’industria meccanica, del tessile e dell’agroalimentare.
L’Italia è inoltre il secondo partner commerciale ed il primo fornitore della BiH, con un interscambio che nel 2024, ha superato 1,7 miliardi USD. L’export italiano, concentrato soprattutto nei settori delle apparecchiature elettriche, dei prodotti chimici, dei materiali per l’edilizia e l’arredo, del tessile tecnico e dei derivati energetici, registra da anni una costante traiettoria di crescita (crescita media annua di oltre il 6% nell’ultimo quinquennio).
La guida offre una panoramica delle opportunità per le aziende e per gli investitori italiani, includendo approfondimenti sulla normativa fiscale, sul sistema fieristico locale, nonché sui passi necessari per stabilire un’attività nel Paese. Vengono inoltre proposte analisi specifiche su settori strategici come energie rinnovabili e infrastrutture, oltre che sul comparto dei beni di consumo, in particolare prodotti alimentari e legno/arredo.
L’Ambasciatrice d’Italia in Bosnia-Erzegovina, Sarah Eti Castellani, ha dichiarato: “Il mercato locale offre significative opportunità di affari e investimento per il nostro sistema economico e produttivo. La guida, in tal senso, intende fornire una panoramica completa, ma pratica e di agile lettura, che possa orientare le nostre imprese nell’affacciarsi alla BiH”.