Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Messaggio dell’Amb. Castellani per il primo anno del suo mandato in BiH

Cari amici,

un anno fa sono arrivata a Sarajevo. È stato un anno intenso che mi ha permesso di conoscere meglio la Bosnia ed Erzegovina – un Paese meraviglioso, con persone di straordinario valore.

Dal punto di vista politico e diplomatico, l’Ambasciata è stata impegnata a seguire da vicino l’attuale crisi politica, anche attraverso la partecipazione a diversi formati multilaterali – dall’Unione Europea alla NATO, lo Steering Board dell’Ufficio dell’Alto Rappresentante al gruppo degli “Amici dei Balcani Occidentali”.
L’Italia continua a sostenere con forza la sovranità e l’integrità territoriale della Bosnia ed Erzegovina, anche attraverso la partecipazione del proprio contingente alla missione EUFOR Althea, nell’ambito della quale, lo scorso marzo, sono giunte in Bosnia ed Erzegovina truppe di riserva provenienti dall’Italia.

Ho avuto l’opportunità di visitare la nostra “Liaison Observation Team House” a Drvar, dove i carabinieri collaborano concretamente con le autorità locali e la popolazione.
Sosteniamo inoltre con convinzione lo stato di diritto, condizione indispensabile per raggiungere un obiettivo per noi fondamentale – vedere la Bosnia ed Erzegovina nuovamente unita alla famiglia europea.

Nel corso di questi mesi ho incontrato numerosi rappresentanti politici, sia a livello bilaterale, sia nell’ambito del gruppo degli Amici dei Balcani Occidentali. Sono convinta che il dialogo con tutti gli attori del Paese sia essenziale per comprendere le diverse posizioni e offrire un contributo costruttivo.
Importanti sono stati anche i contatti con i media, che hanno consentito di comunicare chiaramente le posizioni dell’Italia.

Ho viaggiato molto nel Paese e in ogni località ho incontrato sindaci e rappresentanti comunali: da Tuzla a Bihać, da Mostar e Prnjavor fino a Travnik – incontri molto utili per comprendere meglio la realtà della Bosnia ed Erzegovina.

Sul piano economico, l’Italia continua a confermarsi come il secondo partner commerciale della Bosnia ed Erzegovina e il suo primo esportatore. Quest’anno siamo stati, non a caso, Paese partner della Fiera Internazionale di Mostar e della Fiera Economica di Zenica, grazie anche alla proficua collaborazione con l’Associazione delle imprese italiane in Bosnia ed Erzegovina e con gli altri attori del “Sistema Italia” – occasioni preziose per presentare il meglio della produzione italiana.
Mi rallegra particolarmente il fatto che, pochi giorni fa, sia stato inaugurato nei pressi di Laktaši un importante stabilimento produttivo italiano: un esempio concreto di quanto l’economia della Bosnia ed Erzegovina sia strettamente legata all’Europa.

Nel corso dell’anno abbiamo organizzato numerosi eventi per la promozione del “Made in Italy”: dal design e l’architettura, alla Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, e molti altri ancora.

Anche nel campo della cultura, l’anno è stato particolarmente ricco: dalla partecipazione dell’Italia al Sarajevo Film Festival con l’Oscar Paolo Sorrentino, alla celebrazione della Festa della Repubblica con le esibizioni della pianista di fama internazionale Leonora Armellini e del violoncellista Ludovico Armellini, fino al concerto per il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica, tenuto dal celebre flautista Andrea Griminelli, che si è esibito anche presso il Centro Memoriale di Potočari. In quell’occasione ho avuto l’onore di leggere un messaggio del Presidente Sergio Mattarella.

Sono particolarmente felice che presto inizierà la costruzione del Museo di Arte Contemporanea Ars Aevi, progettato dall’architetto Renzo Piano, nel quale l’Italia ha, sin dall’inizio, un ruolo chiave.
Abbiamo inoltre organizzato numerose attività per la promozione della lingua italiana e della cooperazione accademica.
Si sono tenuti anche diversi eventi di “diplomazia sportiva”, come la video-installazione sui Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026 al Museo Olimpico di Sarajevo, o il sostegno allo “Speed Camp” con i campioni italiani di sci che hanno allenato giovani sciatori della Bosnia ed Erzegovina.

Durante quest’anno ho avuto il piacere di incontrare molti rappresentanti del mondo culturale, economico e accademico della Bosnia ed Erzegovina, nonché di conoscere la storia delle comunità italiane di Štivor e Tuzla, che ancora oggi custodiscono le loro tradizioni e un forte legame con l’Italia.

Ho potuto conoscere da vicino progetti concreti attraverso i quali l’Italia sostiene il percorso europeo della Bosnia ed Erzegovina: ad esempio EU4FAST, che prevede la cooperazione tra le forze di polizia nella lotta contro la tratta di esseri umani.
L’Italia contribuisce inoltre a rafforzare le capacità delle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina nella gestione delle migrazioni, anche attraverso la collaborazione con l’OIM, e sostiene l’APIK nella lotta contro la corruzione.

La Cooperazione Italiana allo Sviluppo rimane molto attiva: dal sostegno alla biodiversità agricola e al turismo sostenibile, ai progetti per i giovani in collaborazione con l’UNFPA e altri partner.
Non sono mancate azioni concrete di solidarietà, come l’assistenza alle comunità di Jablanica dopo le inondazioni dell’ottobre scorso.

Concludo questo mio primo anno a Sarajevo con rinnovato entusiasmo e con il desiderio di rafforzare ulteriormente la cooperazione bilaterale in tutti i settori, nonché di sostenere con ancora maggiore convinzione il cammino europeo ed euro-atlantico della Bosnia ed Erzegovina.

Grazie per l’attenzione e grazie per seguirci sui nostri canali social!

https://www.youtube.com/watch?v=vLTutMYiEkI

 

—————————

 

Dear friends,

A year ago, I arrived in Sarajevo. It has been an intense year that allowed me to gain a deeper understanding of Bosnia and Herzegovina – a beautiful country with extraordinarily dedicated people.

From a political and diplomatic point of view, the Embassy has been closely following the current political crisis, including through engagement in various multilateral formats – from the European Union to NATO, the Steering Board of the Office of the High Representative, and the “Friends of the Western Balkans” group.
Italy continues to strongly support the sovereignty and territorial integrity of Bosnia and Herzegovina, including through its participation in the EUFOR Althea mission, within which, last March, reserve forces from Italy were deployed to Bosnia and Herzegovina.

I had the opportunity to visit our Liaison Observation Team House in Drvar, where the Carabinieri work closely with local authorities and the population in very practical ways.
We also firmly support the rule of law, which is a necessary condition for achieving a goal that is very important to us – to see Bosnia and Herzegovina reunited with the European family.

During these months, I have met with numerous political representatives, both bilaterally and within the framework of the Friends of the Western Balkans group. I am convinced that dialogue with all actors in the country is essential to understanding different perspectives and providing a constructive contribution.
Equally important have been contacts with the media, which have allowed us to clearly convey Italy’s positions.

I have travelled extensively throughout the country, meeting mayors and municipal leaders in every destination: from Tuzla to Bihać, from Mostar and Prnjavor to Travnik – these meetings were extremely useful for gaining a better understanding of the realities of Bosnia and Herzegovina.

On the economic front, Italy continues to confirm its position as Bosnia and Herzegovina’s second-largest trading partner and top exporter. This year, we were – not by chance – the partner country of both the International Fair in Mostar and the Economic Fair in Zenica, thanks also to the successful cooperation with the Association of Italian Companies in Bosnia and Herzegovina and other “Sistema Italia” partners – valuable opportunities to showcase the best of Italian production.
I am particularly pleased that, just a few days ago, an important Italian manufacturing facility was inaugurated near Laktaši – a tangible example of how closely Bosnia and Herzegovina’s economy is linked to Europe.

Throughout the year, we organized numerous events promoting the “Made in Italy” brand: from design and architecture to the Italian Cuisine Week, and many more.

In the field of culture, it has also been a particularly rich year: from Italy’s participation in the Sarajevo Film Festival with Oscar-winning director Paolo Sorrentino, to the celebration of Italy’s Republic Day featuring internationally renowned pianist Leonora Armellini and cellist Ludovico Armellini, and finally the concert marking the thirtieth anniversary of the Srebrenica genocide, performed by famous flautist Andrea Griminelli, who also played at the Potočari Memorial Center. On that occasion, I had the honor of reading a message from President Sergio Mattarella.

I am especially happy that the construction of the Ars Aevi Museum of Contemporary Art, designed by Renzo Piano, will soon begin – a project in which Italy has played a key role from the very start.
We also organized numerous initiatives promoting the Italian language and academic cooperation.
Several “sports diplomacy” events were also held, such as the video installation on the Milano-Cortina 2026 Winter Olympic Games at the Olympic Museum in Sarajevo, and support for the “Speed Camp”, where Italian skiing champions trained young Bosnian skiers.

Throughout this year, I have had the pleasure of meeting many representatives of Bosnia and Herzegovina’s cultural, economic, and academic communities, as well as learning about the history of the Italian communities in Štivor and Tuzla, which continue to preserve their traditions and maintain strong ties with Italy.

I have also become acquainted with concrete projects through which Italy supports Bosnia and Herzegovina’s European path – for example, EU4FAST, which involves police cooperation in the fight against human trafficking.
Italy also contributes to strengthening Bosnia and Herzegovina’s institutional capacities in migration management, including through cooperation with the IOM, and supports APIK in its efforts to combat corruption.

The Italian Development Cooperation remains very active – from supporting agricultural biodiversity and sustainable tourism, to youth projects in partnership with UNFPA and others.
There have also been concrete acts of solidarity, such as assistance to the communities of Jablanica following the floods last October.

I conclude this first year in Sarajevo with renewed enthusiasm and a strong desire to further strengthen bilateral cooperation in all areas, as well as to continue supporting, even more firmly, Bosnia and Herzegovina’s European and Euro-Atlantic path.

Thank you for your attention, and thank you for following us on our social media channels

 

https://youtu.be/vLTutMYiEkI