Un ampio e variegato programma ha caratterizzato le celebrazioni della Festa della Repubblica italiana in Bosnia-Erzegovina organizzate dall’Ambasciata d’Italia a Sarajevo. Gli eventi hanno suscitato grande partecipazione di pubblico e notevole visibilita’ mediatica, ad ulteriore conferma della centralita’ dell’immagine dell’Italia nel Paese balcanico. I festeggiamenti sono stati aperti il 1 giugno con l’inaugurazione della mostra “La mossa del cavallo”, presso la prestigiosa Galleria nazionale della Bosnia-Erzegovina, a cura dell’eclettico artista Luigi Ballarin, tornato a Sarajevo dopo i successi dello scorso anno del progetto “Le magnifiche architetture”. Come ha spiegato l’Ambasciatore Di Ruzza, “con la sua storia professionale e personale, che ondeggia tra Venezia e Istanbul, Ballarin e’ interprete raffinato ed intelligente di quel meraviglioso intreccio culturale che caratterizza i rapporti tra l’Oriente e l’Occidente. Nulla di piu’ adatto ad esaltare il respiro poliedrico, multiculturale e pluriconfessionale che connota Sarajevo e la sua storia: un valore prezioso, che va tutelato e ulteriormente consolidato, a maggior ragione nell’ambito del percorso di integrazione europea della Bosnia-Erzegovina”. Accompagnare la Festa Nazionale con il lancio di un grande progetto artistico – seguendo un’impostazione seguita gia’ lo scorso anno – ha voluto ribadire l’importanza della diplomazia culturale italiana in Bosnia-Erzegovina, tanto piu’ dopo il lusinghiero risultato del “Maggio musicale italiano”, rassegna concertistica concepita dall’Ambasciata d’Italia proprio in chiave di avvicinamento al Due Giugno. L’Ambasciatore e Luigi Ballarin hanno peraltro parlato del significato della mostra, alla vigilia della sua inaugurazione, nel corso di un’intervista in diretta sul seguitissimo canale televisivo N1.
Nella mattinata del 2 giugno l’Ambasciatore ha celebrato la Festa della Repubblica insieme al contingente militare italiano a Camp Butmir, dove sono acquartierate le missioni Eufor-Althea e NATO. Nel corso della cerimonia, e’ stato sottolineato l’impegno delle forze armate italiane a preservare un ambiente sicuro e protetto a tutela delle istituzioni, delle imprese e dei cittadini della Bosnia-Erzegovina, nonche’ ad ausilio del cammino di ancoraggio euro-atlantico del Paese.
Nel pomeriggio, un Ricevimento organizzato presso la Casa delle Forze Armate di BiH (Dom Armije) con piu’ di 400 ospiti – espressione delle istituzioni del Paese, della collettivita’ internazionale, delle comunita’ degli italiani, del mondo delle imprese e delle varie articolazioni della societa’ locale – ha solennemente celebrato il Due Giugno. Nell’occasione, e’ stata altresi’ presentata la mostra “Roma eterna evoluzione”, in tal modo valorizzando la candidatura di Roma ad ospitare EXPO 2030.
Nel ricordare che il 2023 segna anche il trentesimo anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Bosnia-Erzegovina, l’Ambasciatore Di Ruzza nel suo intervento ha illustrato il valore della ricorrenza, sottolineando come dal voto del referendum del 2 giugno 1946 discenda anche la scelta dell’integrazione euro-atlantica, pilastro e bussola della nostra politica estera “a maggior ragione nel complesso scenario geopolitico che stiamo attraversando”). Riferendosi alla situazione di politica interna della BiH, Di Ruzza ha invitato i leader politici a cogliere quanto piu’ possibile l’attimo propizio rappresentato dalla concessione al Paese dello status di candidato all’adesione all’Unione Europea (“una decisone incisivamente spalleggiata dall’Italia in armonia con la nostra azione di sostegno alle prospettive europee della regione balcanica”) per portare avanti con impegno, senso di responsabilita’ – e lasciando da parte rancori e divisioni – l’agenda delle riforme di cui il Paese ha maggiormente bisogno per crescere, stabilizzarsi ed avanzare lungo il cammino europeo.
L’Ambasciatore ha poi enfatizzato gli eccellenti rapporti tra l’Italia e la Bosnia-Erzegovina, richiamandone vari aspetti particolarmente qualificanti: dalla dimensione economica (“L’Italia e’ tra i principali partner commerciali della BiH, vanta su questo mercato un’ampia rete di aziende, che producono 12.000 posti di lavoro, e proprio per approfondire ulteriormente le potenziali sinergie in campo economico e’ stata costituita l’Associazione delle imprese italiane in BiH e verra’ lanciato in autunno un grande Business Forum”), alla sfera culturale, particolarmente efficace anche per il suo potere aggregante a sostegno dei processi di riconciliazione, specie guardando alle nuove generazioni (ricordato l’impegno dell’Ambasciata a favore del progetto del Museo di arte contemporanea “Ars Aevi”, disegnato da Renzo Piano, e il concerto del Maestro Riccardo Muti, celebrativo dei Cento Anni della Filarmonica di Sarajevo, in programma in autunno); dai progetti della Cooperazione allo Sviluppo (“attivi in molti cruciali settori, tra i quali la tutela e valorizzazione delle risorse naturali, della biodiversita’ e del turismo sostenibile”), alla presenza della societa’ civile italiana (“dai tempi della guerra non ha mai smesso di essere sul campo, attraverso una solidarieta’ viva e concreta, anche con grandi iniziative di accoglienza presso famiglie italiane a favore di migliaia di bambini e bambine della Bosnia Erzegovina”), ai militari in servizio nel Paese, specie nella missione EUFOR-Althea (“rivolgo loro un pensiero di stima e gratitudine”).
Il 3 giugno, per la prima volta, i festeggiamenti dell’anniversario della Repubblica italiana sono stati portati anche Tuzla (“citta’ – ha spiegato l’Ambasciatore – dove batte un grande cuore italiano e alla quale era legatissimo anche Alexander Langer, che ne ha ricevuto la cittadinanza onoraria postuma per il suo impegno di pace nei Balcani”) in abbinamento ad un evento celebrativo dei trentanni di attivita’ della locale “Associazione dei cittadini di origine italiana Rino Zandonai”. Presenti alla manifestazione il nuovo Sindaco di Tuzla, Zijad Lugavic, con il quale l’Ambasciatore ha avuto un cordiale colloquio nella sede della Municipalita’, il Ministro statale dei diritti umani e rifugiati, Sevlid Hurtic, Autorita’ del Cantone, rappresentanti della Provincia di Trento e dell’Associazione “Trentini nel Mondo”, cui e’ collegata la Rino Zandonai, e il Presidente di quest’ultima Tihomir Knezicek. Inaugurata nell’occasione la mostra “Forme scultoree” dell’artista Leonardo Lebenicnik, doppio cittadino, che ben simboleggia l’ormai secolare storia delle relazioni simbiotiche tra il Trentino e il territorio di Tuzla.