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EU-Balkan Youth Forum – Roma, 22-26 novembre 2021

Su iniziativa del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, dal 22 al 26 novembre si è tenuto a Roma il Forum dei Giovani UE-Balcani, un’opportunità per i giovani di tutto il continente di discutere temi di comune interesse, incontrare rappresentanti politici e mobilitare nuove energie, sostenere la mobilitazione di una rete giovanile transnazionale e portare nuove prospettive sull’integrazione dell’UE e dei Balcani. Le conclusioni del forum saranno presentate alla Conferenza sul futuro dell’Europa lanciata dall’Unione europea.

Questo importante evento ha visto la partecipazione di un totale di 78 studenti provenienti da tutti i paesi dell’UE e dei Balcani occidentali, selezionati tra più di 1.300 candidati registrati, nonché 6 Ambasciatori europei dei giovani dei Balcani, già coinvolti in progetti sponsorizzati dalla Commissione Europea.

L’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina ha facilitato la partecipazione di 5 giovani rappresentanti del Paese: Ajla Košpo, Dejan Rađen, Džulisa Otuzbir, Hata Kujraković e Miodrag Milošević

Di seguito, un resoconto della loro esperienza.

 

 

Il Forum UE-Balcani ci ha fornito un’opportunità unica di prendere parte a discussioni tematiche, che si sono sviluppate in cinque gruppi di lavoro, intorno alla comune domanda “Cos’è l’Europa?”. Nell’ambito dei gruppi di lavoro, abbiamo elaborato proposte su democrazia, ambiente, unificazione e riconciliazione, integrazione economica e media, e l’ultimo giorno del forum le abbiamo presentate al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio e al vicepresidente della Commissione Europea e Commissaria per la Democrazia e la Demografia Dubravka Šuica. Sono lieta di annunciare che le conclusioni da noi elaborate all’interno del forum saranno presentate alla prossima Conferenza sul futuro dell’Europa, afferma Ajla.

Purtroppo la Bosnia Erzegovina è la prima della regione e la terza al mondo per emigrazione e fuga di cervelli. Tenendo conto del fatto che tanti vogliono lasciare la Bosnia-Erzegovina, credo che sia necessario includere i giovani nei processi decisionali a tutti i livelli, perché sono loro a dover decidere sul proprio futuro. Il Forum dei Giovani UE-Balcani ha raggiunto questo obiettivo: ha riunito giovani di tutto il continente per discutere questioni e problemi comuni, confrontarsi con i rappresentanti nelle Istituzioni e lavorare insieme per sviluppare nuove iniziative e raccomandazioni in aree chiave, ha affermato Dejan.

 

 

Il Forum UE-Balcani ha offerto l’opportunità a un gruppo selezionato di giovani, provenienti da ogni paese europeo, di incontrarsi in un unico luogo, scambiare esperienze e lavorare insieme per creare proposte per un futuro migliore e più prospero per l’intero continente. Questa è stata un’opportunità unica per noi, giovani della Bosnia ed Erzegovina, per esprimere le nostre opinioni e punti di vista ai funzionari dell’UE, ma anche per far conoscere ai colleghi dell’UE cosa accade in questa parte d’Europa e per imparare qualcosa sulle buone pratiche che possiamo applicare qui, Hata rivela, aggiungendo che il grande vantaggio è stato che i partecipanti, uniti e in un unico luogo, hanno potuto in meno di sette giorni incoraggiare i decisori a coinvolgere i giovani in politiche che riguardano tutti.

Questi giovani rappresentanti, grazie all’esperienza del Forum, sono tornati nel loro Paese con nuove idee e motivazioni per lavorare affinché un giorno diventi membro a pieno titolo dell’UE.

Sono lieto di segnalare che, nonostante il Forum di Roma si sia ufficialmente concluso il 26 novembre, noi partecipanti, insieme agli organizzatori, abbiamo fatto in modo che la missione e le idee del Forum non rimanessero solo a Roma. Il forum è solo un’apertura per future attività, progetti e iniziative dei giovani partecipanti al forum, supportati dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dai partner, che è una grande notizia e non vedo l’ora di continuare la nostra collaborazione, afferma Džulisa.

Riguardo alla prosecuzione della cooperazione, Miodrag commenta: Uno dei modi per garantire la sostenibilità del Forum di Roma è che l’Ambasciata italiana in Bosnia ed Erzegovina, in collaborazione con l’Unione Europea, supporti idee progettuali in linea con uno dei quattro forum temi prioritari, ambiente e promozione della sostenibilità economica). Ciascuno dei partecipanti al forum rappresenta un’organizzazione della società civile che fornisce il quadro istituzionale per candidarsi al progetto con la possibilità di coinvolgere altri partecipanti come partner.

In questa occasione, vorremmo ringraziare gli organizzatori per l’ottima organizzazione del forum nonostante tutte le sfide del momento, e ringraziamo in particolare Nicola Minasi, che ci ha accolto calorosamente in Italia, e l’Ambasciata d’Italia in Bosnia ed Erzegovina per la collaborazione e il supporto costante che non sono mancati durante questa storia unica, dicono Ajla, Dejan, Julisa, Hata e Miodrag.