Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Celebrazione del 28mo anniversario del sacrificio dei 4 militari italiani del “Lyra 34” caduti mentre portavano aiuti umanitari alla popolazione di Sarajevo assediata

Sarajevo, 3 settembre 2020. Si è svolta questa mattina alle pendici di Monte Zec, nei pressi di Fojnica, la commemorazione dei Caduti del G222 “Lyra 34” dell’Aeronautica Militare, abbattuto il 3 settembre 1992 mentre trasportava aiuti umanitari destinati alla popolazione civile durante l’assedio di Sarajevo. Nonostante le restrizioni per il contrasto al Covid-19, l’Ambasciata ha voluto così rendere l’annuale omaggio ai quattro membri dell’equipaggio Marco Betti, Marco Rigliaco, Giuseppe Buttaglieri e Giuliano Velardi, caduti nel tragico evento e Medaglie d’Oro al Valor Militare.

Nel posare una corona di fiori presso il monumento eretto alla loro memoria nei pressi del luogo dell’impatto, l’Amb. Minasi ha ricordato come il loro sacrificio a favore della pace sia ancora più importante a 25 anni dalla firma degli accordi di Dayton che hanno posto fine alla guerra nella ex Jugoslavia. Alla cerimonia sono intervenuti una rappresentanza del locale Ministero della Difesa, il Comandante della Missione EUFOR-Althea Reinhard Trischak, il Vice Comandante della NATO a Sarajevo Morten Henriksen, unitamente al personale militare italiano che opera presso le due Missioni, le autorità della Municipalità di Foijnica e gli Addetti per la Difesa delle Ambasciate tedesca, croata e slovena. Il Nunzio Apostolico Arcivescovo Luigi Pezzuto, ha officiato una preghiera in memoria dei caduti.

L’Italia è ancora oggi presente con un proprio contingente all’interno della missione EUFOR in Bosnia Erzegovina, nonché alla missione NATO, per contribuire a mantenere un ambiente sicuro e collaborare con le Autorità e la popolazione locale. Da maggio 2020 sono a Sarajevo anche due medici militari italiani, specializzati in procedure anti-COVID, che dall’interno di EUFOR stanno collaborando con gli ospedali locali per migliorare le attività di risposta alla pandemia.